05 Lug Il vantaggio di restare dove sei
Sono sempre stata una sostenitrice del “prima lo faccio, meglio è” e dell’organizzazione efficace e super-snella. Evitare di sbagliare o di rifare le stesse cose, di qualunque tipo, in qualunque occasione, è un vantaggio in più.
A casa, sul lavoro, in palestra, in altre situazioni.
Volontà e costanza sono le parole chiave. E dato che nel mio ecosistema nulla si spreca, aver imparato a gestire la risorsa più importante che abbiamo è stato fondamentale. Il tempo! Prezioso e non replicabile, da non sacrificare in niente che non sia importante.
Ecco, finiscono qui i miei auto-elogi sull’organizzazione e sull’efficienza. Nella realtà dei fatti, a volte mi capita ancora. Ogni tanto rimando. Rimando quello che posso fare oggi.
A volte rimando quello che dovrei fare oggi.
E altre volte ancora quello che devo.
E non è che mi dimentico delle mie scadenze, sia chiaro. Sono tutte nella mia testa oppure segnate in agenda.
Semplicemente posticipo, magari inizio rimandando qualcosa e dopo qualche giorno mi rendo conto che ho aperto la stagione della procrastinazione.
Un esempio per spiegarmi meglio: hai presente quando ti rivolgi ad un nutrizionista, ti fai visitare accuratamente, prendi nota di tutti gli accorgimenti, delle linee guida per l’alimentazione, delle vere e proprie diete, e passati i primi giorni, ritorni allo stile di vita alimentare che volevi assolutamente cambiare?
Come un elastico: lo tiri, tiri, tiri e poi…lo molli e torna alla forma originale.
Non c’entrano le dimenticanze o la disorganizzazione, è solo lo strappo alla regola.
Solo.
Ogni tanto si fa lo strappo alla regola. È consentito.
Che se l’hanno inventato, un motivo ci sarà!
Poi, dopo lo strappo, c’è lo slittamento al giorno dopo, e a volte al giorno dopo ancora.
Clicchiamo sul tasto Shift e produciamo un cumulo di robe in arretrato su un ipotetico giorno in futuro.
Una piccola montagna di cose come: ridare il libro che ti hanno prestato (che devi ancora leggere), studiare per gli esami (universitari e non), fare gli esercizi che ti ha prescritto l’osteopata o il fisioterapista per la tua schiena, che ne avrebbe tanto bisogno, mangiare secondo le istruzioni del nutrizionista, chiamare e prendere quell’appuntamento che è già da parecchio tempo che ce l’hai in testa.
E tanto altro ancora.
Magari stai iniziando a fare una di queste cose, ma ecco che dopo pochi minuti ti ritrovi a cercare su Google qual è il massimo di ore che puoi lasciare i tuoi gattini senza di te. 6, 8, 10 ore… Che in quel momento era la cosa più importante!
Oppure come eliminare l’account di Instagram che non hai praticamente mai utilizzato e che ti serviva solo per curiosare i post di altri, quelli che mettono le foto dei propri gattini, appunto.
Concedimi un pizzico di ironia prima di dirti che sì, è capitato anche a me e come ti dicevo all’inizio, mi capita ancora.
Sono convinta che dietro a tutto questo ci sono dei motivi ineccepibili, validissimi, che non voglio banalizzare chiamandoli “scuse”, come magari ti è capitato di sentir dire.
Davvero, sono convinta che quando rimandiamo qualcosa che dovremmo fare, c’è sotto qualcosa, e a volte qualcosa di importante. Te ne parlo tra qualche riga.
E poi c’è quel mito che adoro tantissimo: la procrastinazione è il piccolo difetto degli ottimisti!
Se sei un ottimista, saprai che il punto di vista da dove guardi e la prospettiva che ti si apre davanti sono sicuramente diversi da tanti altri.
C’è tanto di quel tempo (ed è sempre rosa, o del colore che preferisci) e non si esaurisce mai!
C’è sempre tempo e prima o poi riuscirai a fare tutto.
In una ricerca scientifica avevo letto che uno dei motivi per cui gli ottimisti sono spesso in ritardo è proprio perché percepiscono il tempo a propria disposizione più dilatato rispetto a quello degli altri e tendono a pensare che nel tempo che hanno a disposizione possano fare di più di quello che normalmente potrebbero.
Ma quando invece non si tratta di ottimismo o di un semplice e insolito “rimando a domani quello che avrei dovuto fare oggi”?
Ogni volta che posticipi un’attività, un’azione che dovresti fare, anche qualcosa che ti fa bene, che hai scelto di fare per la tua salute e il tuo benessere, c’è spesso un motivo che non ha molto a che fare con questioni organizzative, come ad esempio l’arrivo di un imprevisto che ti porta via tempo e che ti costringe a modificare i tuoi piani.
È piuttosto una sensazione, che quando la avverti e pensi alla tua lista delle cose da fare, ti spinge a decidere di rimandare quella cosa o quell’altra. Una sorta di paura.
Paura di non farcela, paura di non essere in grado, paura di non essere abbastanza bravo, costante, di non arrivare a raggiungere i risultati sperati.
Paura di rimandare.
E alla fine rimandi.
Così come nell’attivarsi per fare quello si vuole, anche nel rimanere dove si è, anche nel non fare assolutamente niente di quello che ci siamo prefissati, c’è sempre un vantaggio, anche se fosse solamente quello di non toccare un tasto dolente.
Ognuno ha il suo.
E se ti metti in testa che tanto, alla fine, cosa vuoi che succeda se oggi lasci perdere gli esercizi, o la dieta o quella telefonata, può succedere che continui a buttare anestetizzante su qualcosa che avrebbe urgenza di essere affrontato.
Soprattutto quando si tratta di iniziare o di andare avanti con quello che ti fa bene, con l’idea di benessere che hai creato per te e che stai seguendo.
Anche una volta caduti nel tranello dell’ottimistico “tanto prima o poi recupero il tempo perso”, di solito si corre ai ripari quando si tocca il fondo, quando ci si rende conto che c’è davvero bisogno di cambiare qualcosa, e si può evitare di lasciar perdere definitivamente qualcosa che va affrontato ora.
Ed ora qualche piccolo suggerimento in tre semplici step: comprendere, affrontare, andare oltre ed andare ancora.
- Comprendere. (= afferrare, dal dizionario etimologico)
A cosa stai rinunciando per arrivare alla meta desiderata?
E se hai già mollato o non hai ancora iniziato:
A cosa dovresti rinunciare per cominciare o per portare avanti quello che avevi deciso di fare?
Cogli e afferra quando più possibile tutto quello che verrà fuori da queste domande.
- Affrontare.
Disegna la strategia migliore per portare avanti quello che vorresti senza rinunciare a quello di cui non vuoi fare a meno.
Come puoi soddisfare entrambe le condizioni?
- Andare oltre ed andare ancora.
Allenati ad essere costante.
Niente cumuli o montagnette di arretrati.
Come? Pratica, pratica, pratica.
Fallo ora.
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