16 Dic Perché per alcuni è più facile imparare che per altri?
“Quando si impara come cambiare un’abitudine, diviene relativamente semplice imparare quale cambiare.
Una volta che avrete imparato come imparare, dovrete solo scoprire che cosa vale la pena di imparare.”
Tim Gallwey
Perché per alcuni è più facile imparare che per altri?
Prendi ad esempio le lingue: all’interno dello stesso corso ci sono studenti che riescono dopo pochissimo tempo ad esprimersi e a farsi capire e altri che riescono semplicemente a dare il saluto e a chiedere come va.
Le cause possono essere molteplici e diverse per ognuno, così come il metodo di apprendimento che ogni persona utilizza.
Ed è proprio il metodo che influenza largamente la nostra capacità di imparare qualcosa ed alimenta la nostra capacità di imparare ad imparare.
Tanto più vogliamo conoscere, viaggiare, sperimentare, passare dallo stato attuale a quello desiderato, tanto più desideriamo imparare, riuscire a tracciare nelle nostre abitudini dei nuovi solchi.
E sono tante le cose che si possono imparare nella vita!
Per Tim Gallwey, coach e saggista statunitense, prima di comprendere quale sia il metodo migliore, è opportuno chiedersi quanto sia naturale o innaturale il modo di imparare che si utilizza.
Ovvero, più il processo di apprendimento è naturale e innato, come quello dei bambini, più è facile imparare qualcosa di nuovo, anche quello che a prima vista può sembrare difficile.
Un bambino non interferisce nel suo processo naturale di apprendimento, questo è quello che fa la differenza.
Si affida totalmente alle proprie capacità per imparare nuovi schemi e abbandonare quelli vecchi, senza giudizio e senza mettere troppo l’accento su tutto quello che è stato in passato.
Affida a quella parte di sé che è con lui da sempre il compito di nutrirsi di tutto quello di cui ha bisogno e di metabolizzarlo al suo interno.
Quante cose sei capace di fare, che hai imparato da bambino, e non hai neanche bisogno di pensarci per metterle in pratica?
Se ti immergi quanto più possibile nel ricordo di quand’eri piccolo, puoi comprendere in che cosa consista imparare in modo naturale e quanto sia facile.
Tutto quello che viene considerato “innaturale”, invece, riguarda quella parte di te che ti critica ogni volta che stai provando a fare qualcosa, che condanna le vecchie abitudini che vuoi correggere etichettandole come “sbagliate”.
Ma è anche la stessa parte che gioisce per tutto quello che ti è riuscito bene, che ti incita a continuare, ad andare ancora verso altri successi!
Probabilmente ti stai chiedendo come metterla a tacere al momento giusto, quando continua a correggerti e a giudicarti.
Ci arriviamo tra poco.
Che cosa hai imparato nella tua vita in modo naturale?
Che cosa ha funzionato bene in quel momento?
Quali nuove abitudini ti hanno portato dove volevi andare?
C’è una cosa fondamentale che ha a che fare con la creazione di abitudini utili: essere nel momento in cui funziona qualcosa. Essere nel Qui ed Ora mentre impariamo qualcosa e ci stiamo riuscendo.
Ciò implica riportare la mente all’istante presente nel momento in cui lo vogliamo. Possiamo aiutarci portando la nostra attenzione su qualcosa che è sempre presente in noi: il respiro.
Concentrarci sulla respirazione non vuol dire prendere il controllo sul proprio modo di respirare, cambiarne il ritmo, essere il “comandante”. Equivale invece a mettersi in contatto con se stessi e con l’universo, e a seguire quello che naturalmente avviene, con piena fiducia e profonda gratitudine.
È proprio nel momento in cui inizia la connessione profonda con noi, la nostra parte più giudicante, che consideravamo sempre allerta, si mette da parte, e lascia fluire le nostre potenzialità più sbalorditive.
Metti il cuoco in cucina! E lascia che sia presente nel momento in cui funziona qualcosa e lascia che diventi ancora più capace, nel modo più facile e più naturale.
Buon apprendimento!
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