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    L’infinita possibilità di scelta in un cioccolatino

    La vita è uguale ad una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita” recita Tom Hanks in uno dei suoi ruoli più famosi: Forrest Gump apre una confezione di cioccolatini per offrirli ad una signora incontrata per caso su una panchina, e nello stesso momento scoperchia la scatola delle numerose possibilità della vita.

    È la scatola di ciò che non attendevamo e che ci coglie di sorpresa, di ciò che abbiamo immaginato e magicamente è entrato a far parte della nostra vita, di tutto quello che ci porta su una strada tutta nostra.

    Una dolce metafora che è anche un invito ad assaporare la vita giorno dopo giorno, fino all’ultimo cioccolatino.

    Assaggio dopo assaggio, la vita diventa un susseguirsi di strade multidirezionali, di fronte alle quali siamo invitati a prendere delle posizioni, a seconda dei nostri desideri, della direzione in cui stiamo andando, delle aspettative che abbiamo su noi stessi e sugli altri.

    E di tante altre variabili che sono utili da considerare quando si fa una scelta.

    Come ti dicevo poco fa, una scelta dopo l’altra si costruisce il cammino della nostra vita, una scelta dopo l’altra comprendiamo cosa lasciar andare e cosa tenere, dove e con chi restare, e da dove e da chi allontanarsi.

    O almeno così dovrebbe funzionare, in una sorta di equilibrio, in cui ci muoviamo naturalmente verso ciò che fa per noi.

    Ed è a questo punto che mi viene da chiederti:

    È sempre possibile restare in equilibrio?

    Come fai a capire cosa prendere ma soprattutto cosa lasciare, cosa non fa più per te?

    Perché sentiamo spesso parlare di scelte, di possibilità e anche negli ultimi anni di infinite possibilità, tanto che sembra quasi che il caro bivio di fronte a cui ci possiamo trovare nella vita, in cui le frecce sono soltanto due, sia ormai solo una cartolina, un’immagine virtuale da manuale di Decision making. 

    Può capitare, certo, di avere solo due alternative di fronte, ma è altrettanto vero che viviamo in un epoca in cui lo sviluppo economico, sociale e tecnologico ci offrono ogni giorno possibilità che alcuni decenni fa non ci saremmo immaginati.

    E infatti preferiamo immaginarci di fronte a un ventaglio di frecce che indicano che c’è più di una strada, più di una soluzione e che si tratta solo di scegliere quella ottimale. Di fronte a un tale scenario di vastità, la fase di scelta può diventare più lunga e complessa.

    E a volte si rischia anche di rimanere nel limbo della “non scelta” in attesa di un momento decisionale migliore.

    Che pur sempre è una scelta.

    Puoi andare ad intuito, puoi seguire il cuore, puoi fare analisi su analisi accurate e ricche di informazioni, puoi semplicemente seguire il tuo buon senso o farti consigliare.

    Sai che ti questo ti fa fare un piccolo passo avanti, o ti apre al nuovo, o ti fa cambiare direzione.

    Sai anche che insieme a te ci saranno pensieri nuovi, azioni nuove, comportamenti nuovi e magari anche persone nuove. E lascerai andare qualcosa o qualcuno che ormai ha fatto il suo tempo.

    Stai pensando “ma devo proprio lasciar andare?”

    Come ti dicevo è tutta una questione di equilibrio. Ma anche di priorità. 

    Immagina anche solo di decidere di iscriverti in palestra: hai fatto tutte le tue valutazioni e hai scelto la palestra, quanti allenamenti fare, che tipo di attività fare. Tutto ciò ti occupa del tempo ed evidentemente hai bisogno di decidere anche di cosa non occuparti più mentre sei in palestra.

    Poi forse nasceranno delle nuove amicizie e a loro dedicherai dell’altro tempo.

    Nel frattempo, forse avrai lasciato andare qualcosa.

    Ma quanto è difficile lasciar andare qualcosa o qualcuno che ci ha accompagnato magari per molto tempo!

    “A prendere posizione, a volte, si perde qualcuno. A non prenderla, a volte, si perde se stessi.”

    A. Colella

    Prima ti dicevo che quando siamo invitati a prendere delle posizioni, lo facciamo a seconda dei nostri desideri, della direzione in cui stiamo andando, delle aspettative che abbiamo su noi stessi e sugli altri.

    Se così fosse, sarebbe veramente semplice. Saremmo liberi di decidere, e liberi poi di vivere nelle scelte che facciamo, in pieno accordo con il nostro essere.

    Se ci pensi bene, a volte siamo frenati da condizionamenti che ci arrivano dall’esterno, come ad esempio dalle aspettative che possono avere le altre persone su di noi, anche solo dal nostro desiderio di fare qualcosa di gradito per qualcuno e di non creare dispiaceri. E puoi aggiungerne altri. Che forse è il momento di lasciarli andare.

    Puoi comprendere ora quanto è importante dare delle priorità in linea con la nostra direzione.

    Che cosa lascerai andare nelle tue prossime scelte? A cosa darai importanza?

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